Walter Taccone non si arrende ed attraverso il proprio legale di fiducia, l'avv. Chiacchio, ha inoltrato alla FIGC, a seguito della vicenda delle fidejussioni false che hanno coinvolto tra le altre compagini, il Lecce, la richiesta  di vedersi riconosciuto un danno di circa 30 milioni di euro all'esito del provvedimento di esclusione dalla serie cadetta proclamata dalla COVISOC. Dovesse essere, di poi, accolto il ricorso in autotutela presentato dallo stesso Taccone, il Collegio di Garanzia del Coni, che si esprimerà il prossimo sette settembre, potrebbe riammettere l'Avellino nei professionisti. A quel punto si creerebbe una doppia realtà calcistica nel capoluogo irpino diviso tra la la nuova società facente capo a patron De Cesare, costituita per prendere parte al campionato dilettanti con una nuova matricola ed il "vecchio", storico U.S. Avellino che potrebbe rinascere dalle ceneri di un contenzioso giudiziario estivo interminabile.....