SALERNITANA (3-4-2-1): Micai; Mantovani, Schiavi, Gigliotti;  Casasola, Akpa Akpro, Palumbo, Vitale; Rosina, A.Anderson; Djuric. A disp. Vannucchi, D.Anderson, Migliorini, Casasola, Perticone, Mazzarani, Castiglia, Bellomo, Di Tacchio, Orlando, Bocalon, Jallow. All. Angelo Gregucci PESCARA (4-3-3): Fiorillo; Balzano, Gravillon, Scognamiglio, Del Grosso; Memushaj, Brugman, Machin; Marras, Mancuso, Antonucci. A disp. Kastrati, Farelli, Ciofani, Elizalde, Perrotta, Melegoni, Palazzi, Palmucci, Crecco, Kanoutè, Del Sole, Monachello. All: Giuseppe Pillon ARBITRO:  Luigi Pillitteri di Palermo (Luciano/Vecchi) IV uomo: Marini Angelo Adamo Gregucci torna all'antico, rispolverando quel modulo ad "albero di Natale" che era il marchio di fabbrica della Salernitana composta da Bombardini e Palladino alle spalle dell'unica punta Zaniolo. Rispetto al passato, ovviamente, cambiano gli interpreti: A. Anderson e Rosina agiranno alle spalle di Milan Djuric, punta vertice del 3-4-1-2. Il terzetto difensivo sarà composto da Schiavi quale riferimento centrale ai cui lati agiranno Gigliotti e Mantovani. In mediana Casasola e Vitale sugli esterni con Palumbo (preferito ad uno stanco Di Tacchio) al fianco di Akpa Akpro.