Giornata uggiosa e grigia come l'umore dei tifosi accorsi in circa 300 all'allenamento dei granata (per la seconda volta a porte aperte) allo stadio Arechi con la formazione Primavera. Il tecnico Menichini salito a bordo con la nave già avviata verso l'Iceberg, dopo la collisione prova contro il tempo a portare in salvo l'equipaggio, raccogliendo i cocci di una stagione mortificante (eufemismo). "Ascoltate ragazzi, abbiamo bisogno di voi, Mercoledì. I presidenti, i giocatori, gli allenatori passano ma la squadra rimane. E' vostra. Sostenenteci e provate a non fischiarci dopo tre passaggi di fila". Parole chiare, sentite, profuse dal trainer ai tifosi assiepati in Tribuna a seguire l'allenamento. Il Menichini-ter con il suo carico di entusiasmo prova a mantenere alta la concentrazione in attesa che dalla settimana prossima si sappia se si giochi o meno. Sull'interrogativo ormai divenuto retorico, il tecnico di ponsacco fa le spallucce ed eslama: "Chissà, ma se si gioca aiutateci". Una chiamata alle armi vera, sincera, da parte di una persona eccezionale, di per se meritevole di un encomio per aver accettato una condizione ai limiti della dignità sportiva. Mercoledì si gioca (forse, chissà), il Venezia lamenta profonde ferite nell'anima: Salernitana, tu come stai?