Involuzione sul piano del gioco per la Salernitana nel corso delle ultime settimane. Dopo la parentesi negativa al Bentegodi e il riscatto contro il Livorno, la Bersagliera cade allo Stirpe di Frosinone. Poche occasioni da una parte e dall'altra: eppure, su un errore di valutazione della difesa granata, i padroni di casa hanno trovato la via del gol e hanno centrato una rilevante vittoria sul piano della classifica. Non cambia nulla per il Cavalluccio che già nel turno infrasettimanale dovrà dimostrare voglia di rivalsa allo stadio Arechi contro il Venezia. A pesare nella sconfitta in terra ciociara è stato lo scarso apporto del reparto avanzato. Un pacchetto orfano dell'uomo di punta del recente periodo, il gigante Milan Djuric. L'assenza del goleador si è fatta sentire. Sulle palle alte, nei momenti per far rifiatare la squadra e sui calciati piazzati. La coppia Gondo-Jallow, con caratteristiche completamente differenti dal collega, hanno faticato nel duello con i centrali giallazzurri. Male, malissimo a tratti i due. E il tecnico, esasperato anche da un atteggiamento passivo del tandem, ha deciso di affidarsi ad Alessio Cerci. Colui che è mancato finora nel gruppo. Ultima apparizione, infatti, era targata 26 ottobre 2019, nella sfida casalinga col Perugia. Appena 2' collezionati in quella circostanza (54' totali e mai dall'inizio) e una parabola discendente. Da allora, invero, il numero 7 non ha più visto il campo fino a questa sera. E l'ingresso, quattro mesi più tardi, è stato positivo. Un buon impatto col match, qualche strappo con la sfera tra i piedi e un paio di scontri fisici per testare la condizione. Uno scarso minutaggio, un quarto d'ora sul manto erboso dello Stirpe, per consentire al giocatore di ritrovare il feeling. Con una speranza, magari già dal prossimo appuntamento, di vederlo all'opera per un tratto maggiore. E l'inconsistenza dei titolari odierni potrebbe spianare la strada al duo Cerci-Djuric. Perché il lato tecnico del calciatore di Velletri non si discute. In attesa, però, che trovi la migliore forma per diventare un protagonista dell'undici di riferimento.