La Salernitana crolla al Rigamonti sotto i colpi di un Brescia che ha ribadito di non occupare la prima piazza per caso. Non il modo migliore per festeggiare il lunedì dell'angelo, ma i risultati degli altri campi sorridono ai granata, che restano artefici del loro destino.
TOP
André Anderson - messo un po' in naftalina da Gregucci, ha un ingresso in campo positivo e determinato. Sue le migliori iniziative granata, pur se a risultato ampiamente compromesso. Un'indicazione utile in vista del rush finale.
Casasola - habituè di questo spazio, anche a Brescia l'argentino è l'ultimo ad arrendersi, ingaggiando un duello tutto corsa e strappi con l'ottimo Martella (con buona pace di quanti hanno fatto un nome diverso, il miglior terzino sinistro ad aver cambiato squadra nel corso del mercato di riparazione). Solo un salvataggio sulla linea da parte di Bisoli gli ha impedito di trovare nuovamente il gol.
FLOP
Lopez - impreciso e confusionario, va in grossa difficoltà in fase difensiva ed in quella d'attacco non offre un supporto adeguato.
Akpa Akpro - ritrova la maglia da titolare ma la prestazione non è all'altezza delle sue qualità. Tanti palloni persi in momenti e zone del campo sanguinosi, in più l'ingenuità del fallo da rigore che ha spento la già minime velleità di rimonta.
L'approccio iniziale - la Salernitana scende in campo dando l'impressione di voler giocare la sua partita senza limitarsi esclusivamente, a dispetto della presenza di 5 difensori, a difendere. Impressionante l'ammontare di palloni persi nei primi minuti di gioco, che - in assenza di un idoneo sistema di marcature preventive - ha spalancato le porte al già fortissimo e prolifico attacco bresciano.