Conferenza Stampa PAULO SOUSA ( Ritiro Rivisondoli )
La prima Conferenza Stampa di Mister Paulo Sousa
Arriva Paulo Sousa nella sala stampa del centro sportivo di Rivisondoli per la prima conferenza stampa della stagione che inizierà con il ritiro.
Le parole del Mister dopo la sua permanenza alla guida dei granata anche per quest'anno:
"Quello che più mi rattrista è vedere che è stato seminato odio verso i tifosi. Abbiamo sempre interagito con chiarezza, sono state scritte troppe cose rispetto al messaggio che doveva passare, non è stato quello giusto perché quando è arrivata la Salernitana l’accordo che mi hanno proposto l’ho accettato tutto, la base era la permanenza della squadra in A e poi dopo venivano gli altri punti. In primis la società poteva confermare un accordo biennale già designato, aveva la possibilità di farlo fino al 10 giugno ed è successo proprio alla fine. Nel frattempo abbiamo continuato sempre a lavorare. Potevamo arrivare anche prima all’accordo ma questo non mi ha mai messo dubbi su quello che avremmo potuto fare insieme tant’è vero che abbiamo lavorato sul ritiro, all’idea di gioco, di squadra per fare una rosa competitiva. Io avevo una finestra fino al 20 giugno in cui avrei potuto parlare con altre società e questo è successo: ho parlato con 3 club italiani, 2 francesi, il mio agente ha avuto offerte dall’Arabia Saudita, dal Qatar, dagli Emirati, però io ho voluto rimanere a Salerno perché ci credevo nel progetto e ci credo. Ho fiducia nel presidente, credo nella qualità e nella preparazione di De Sanctis e del suo staff. Ho scelto di restare qui per quello di bello che ho passato negli ultimi mesi, con i calciatori, con il mio staff e con la città. Ho provato qualcosa che è difficile da ritrovare nelle mie esperienza passate. Ho scelto di restare qua, con voglia e felicità. Ci sono tante cose da fare, ma credo che la società abbia bisogno di crescere giorno dopo giorno, con un pensiero vincente per competere contro chiunque. Voi giornalisti avete grande importanza in questo, per trovare gli equilibri giusti e le giuste energie.
“La società non ha esercitato subito il rinnovo, è successo negli ultimi giorni che aveva a disposizione. Avrebbe potuto farlo prima, cioè dopo l’Atalanta o l’Udinese, ma abbiamo continuato a lavorare. Ho dei pensieri sulla rosa, su come fare calcio, su cosa si può migliorare. Ho parlato con il direttore e con il presidente e abbiamo condiviso con voi le nostre idee. Abbiamo cominciato ad intraprendere la direzione per fare una stagione importante ed essere competitivi con chiunque”.
“La priorità è sempre stata confermare giocatori in cui ho fiducia. Abbiamo perso dei titolari, ovvero Piatek e Vilhena. In questi ruoli servirà quanto prima qualcosa. La rosa non è stata costruita con degli esterni, serviranno anche questi. Prima sarà completa la rosa, su ciò che un allenatore chiede, prima si potrà lavorare su cosa specifiche. Nei prossimi giorni lavoreremo sul generale e su concetti individuali, fino a quando non avremo due linee al completo nella rosa per ragionare su concetti settoriali. Del mercato da oggi in poi parlerà il direttore”.
Ho scelto la Salernitana mesi fa e ora perché credo nel presidente che si è sforzato ancora una volta per trattenere giocatori importanti. Con Dia non ho ancora parlato, avremo l’occasione in questo ritiro. Lo farò con tutti i giocatori che resteranno. Dia è un giocatore che ha avuto un infortunio al ginocchio e un’operazione, ciò comporta una certa attenzione nel recupero. A volte può capitare qualche infiammazione o squilibri muscolari e devi fare un passo indietro. Abbiamo bisogno di un giocatore a posto al rientro, ma bisognerà andare step by step con lui. Il ragazzo che si diverte con noi, può giocare in vari ruoli, interagisce bene con i compagni. Vogliamo che ci aiuti ancora e si ripeta”.
Ho chiesto un esterno alto con caratteristiche diverse da Mazzocchi. Vorrei due tipi di esterni, uno lineare e l’altro capace di giocare fra le linee, più avanti. Mazzocchi può giocare alto, soprattutto quando la squadra sta tanto nella metà campo avversaria. Avremo continuità con la difesa a tre, svilupperemo cose nuove. Speriamo che il mercato ci permetta di lavorare su determinate cose, provando a sviluppare anche la difesa a quattro”.
“A centrocampo, ma non solo, vorrei migliorare la costruzione dal basso, sotto pressione. Devono farlo il portiere, i difensori per provare a cambiare velocità quando siamo pressati alti. In mediana ci servono calciatori con forza e capacità di palleggiare e giocare di spalle. C’è bisogno però di tempo per migliorare. Vilhena ha imparato a fare cose nuove, ha saputo fare la mezzala e anche giocare come sottopunta”.
“Non avremo una squadra non pronta fisicamente all’esordio. I nostri cicli di lavoro sono uguali dall’inizio alla fine. Dobbiamo stare sempre bene. Quando arriveranno i nuovi dovremo domandarci in quanto tempo avremo per lavorare con loro ed essere pronti per la prima”.
“L’obiettivo è restare in Serie A. Dobbiamo creare una base di giocatori, provare ad alzando il valore, per raggiungere questo obiettivo. Dobbiamo sapere con realismo quello che siamo e che obiettivo vogliamo raggiungere, seguendo una strada. Nel progetto, prima del presidente e noi, c’è la città che deve rendersi conto della propria importanza, senza farsi condizionare. I momenti difficili arriveranno, i tifosi devono esserci sempre, essendo orgogliosi di competere ai livelli a cui sono stati abituati”.