Ora gli esteti saranno contenti… La Salernitana dei primi 45^ in quel di Cittadella ha giocato con un buon fraseggio, creando delle chiare e limpide occasioni da rete intervallate dalla grande risposta dell’estremo difensore sul tiro di Castiglia (rimasto unico segnale di presenza in campo). Eppure il risultato, già al termine della prima frazione di gioco, sorrideva alla formazione di Venturato grazie alla rete di Strizzolo. Nella ripresa, passando ad un più propositivo 4-3-1-2 con Rosina in luogo di Gigliotti, la Salernitana è pervenuta al pareggio grazie al contropiede ottimizzato dal sinistro ad incrociare del fantasista calabrese. Peccato, tuttavia, che cambiando vestito tattico, la Salernitana sia stata costretta a modificare il proprio modo di giocare, perdendo certezze e distanze così come in occasione del grave errore individuale commesso da Vitale in occasione del tris di Strizzolo.  Come già verificatosi a Venezia ove per i primi 20’ la Salernitana risultò bella da vedere ma poco concreta, la sconfitta con il Cittadella ha evidenziato la necessità della squadra granata di assicurarsi attraverso la tattica,  il predominio delle proprie qualità fisiche con cui mascherare, attraverso la coesione ed un atteggiamento più guardingo, l’assenza di qualità – al momento – in mediana. E’ inutile, in tale momento storico, fossilizzarsi sulla posizione di  Di Gennaro se colui che doveva rappresentare il “faro”, dopo due settimane di stop, si fa male proprio prima della partenza per il Veneto. E se Jallow ha ancora una condizione fisica tale da dover recuperare con un programma differenziato e Djuric (altro colpo da 90?) paga lo scotto di un’esperienza al Bristol contrassegnata da un importante problema muscolare, qualcuno forse dovrebbe chiedersi il perché il tecnico Colantuono, sulla base delle caratteristiche dei propri uomini, abbia fin dall’inizio provato a far uso della sciabola. Probabilmente, il fioretto, tranne che sulla carta, non l’ha mai avuto nei ruoli chiave…