Roberto Breda, un nome che evoca ricordi indelebili nei tifosi della Salernitana, ha espresso il suo giudizio sull’inizio di stagione dei granata. Breda non è solo un ex capitano amato dalla curva, ma anche un allenatore che ha guidato la squadra in momenti difficili, lasciando un segno profondo nella storia del club. In campo, ha indossato con orgoglio la fascia di capitano per gran parte degli anni ’90, vivendo promozioni e momenti indimenticabili, e in panchina ha cercato di trasmettere la stessa passione e grinta che lo avevano caratterizzato da giocatore. Dal 1993 al 1999 e poi dal 2003 al 2005, il centrocampista ha rappresentato una colonna portante della Salernitana, guadagnandosi l’affetto eterno dei suoi tifosi.

Oggi, con l’esperienza accumulata sia come calciatore che come allenatore, Breda osserva la squadra con occhio critico ma sempre costruttivo: "Quello che vediamo oggi è un gruppo che sta diventando sempre più compatto, con una determinazione che si è vista anche nelle vittorie arrivate sul filo di lana", ha dichiarato Breda, sottolineando la capacità della squadra di combattere fino all’ultimo minuto. "Ripartire dopo una retrocessione è sempre complicato, ma la Salernitana ha scelto di mettere da parte ogni distrazione e concentrarsi esclusivamente sul campo. I tifosi granata, notoriamente appassionati e attenti, stanno sicuramente apprezzando questa squadra che non molla mai."

L’ex capitano ha poi voluto evidenziare il lavoro del tecnico Martusciello, un altro elemento chiave della nuova Salernitana: “Martusciello ha gestito il gruppo con grande lucidità, senza lasciarsi sopraffare dalle incertezze estive. Ha creato una bella sintonia con la rosa e ha dato nuova energia alla squadra. Dopo l’esperienza di Empoli, questa è per lui una grande occasione e la sta sfruttando al meglio.”

Breda, che ha vissuto sulla sua pelle la difficoltà di allenare in un contesto esigente come quello di Salerno, sa bene quanto sia importante il lavoro dietro le quinte. Il suo passaggio in panchina, prima nel 2010-11 e poi in altre realtà come Livorno e Ternana, lo ha reso un tecnico preparato e capace di comprendere le dinamiche di gruppo. Non a caso, ha elogiato anche il direttore sportivo Petrachi per le scelte di mercato: “Gli acquisti sono stati di qualità, ma la vera sfida in Serie B è trasformare un insieme di talenti in una squadra coesa. La categoria è dura e non basta avere individualità forti, bisogna costruire una chimica vincente.”

Uno dei giovani che più sta impressionando in questo inizio di stagione è Lorenzo Amatucci, centrocampista scuola Fiorentina, che Breda conosce bene avendolo allenato lo scorso anno alla Ternana. "Amatucci è un giocatore che fa parlare i fatti. Non è uno che si impone con le parole, ma in campo sa farsi rispettare", ha spiegato Breda. "È un ragazzo con un grande potenziale, un leader silenzioso che sa farsi sentire attraverso le sue prestazioni. Sono convinto che abbia ancora tanto da dare alla squadra, e che la sua crescita sarà costante."

Guardando al futuro immediato, Breda ha parlato della prossima sfida contro il Pisa di Pippo Inzaghi, un altro test importante per la Salernitana: “La partita contro il Pisa rappresenta un banco di prova significativo. Ci sono ancora due settimane per affinare i meccanismi e far inserire al meglio i nuovi arrivati, ma una vittoria contro una squadra solida come il Pisa manderebbe un segnale forte a tutto il campionato.”

Con la sua profonda conoscenza della piazza e la sua esperienza accumulata negli anni, Breda ha voluto chiudere con una nota di fiducia: "La Salernitana ha tutto per essere protagonista. Le scelte fatte sono state giuste, ora si tratta solo di continuare a lavorare con lo stesso spirito e determinazione."

Le parole di Roberto Breda non sono solo un’analisi tecnica, ma una vera e propria dichiarazione d’amore verso un club che porta ancora nel cuore, testimone di un legame che non si è mai spezzato.