Salernitana: Il congedo di Matteo Lovato dopo due anni senza gloria
Nel pomeriggio, il club del cavalluccio ha ufficializzato la notizia: “L’U.S. Salernitana 1919 comunica di aver raggiunto l’accordo con l’U.S. Sassuolo Calcio per il trasferimento a titolo temporaneo con diritto di riscatto e obbligo di riscatto a determinate condizioni del difensore classe 2000 Matteo Lovato”. L’operazione si perfezionerà in caso di promozione del Sassuolo in massima serie.
Matteo Lovato saluta la Salernitana e la città di Salerno dopo due stagioni che non hanno lasciato traccia significativa. Il difensore, arrivato dall’Atalanta, ha collezionato 32 presenze complessive, incluse due in Coppa Italia, ma non è mai riuscito a imporsi come protagonista. Ora si trasferisce al Sassuolo con la formula del prestito con obbligo di riscatto, andando a sostituire Erlic, recentemente passato al Bologna.
Lovato giunse a Salerno nell’estate del 2022, reduce da un periodo in prestito al Cagliari. Il suo esordio in maglia granata fu segnato dalla sfortuna: un infortunio alla caviglia durante un’amichevole in Austria contro il Wieczysta Cracovia ne compromise subito l’inizio di stagione. Al suo rientro, un Sassuolo-Salernitana conclusosi con una pesante sconfitta per 5-0 non rappresentò certo un inizio incoraggiante.
Il difensore sembrava destinato a ritagliarsi uno spazio importante, ma ulteriori problemi fisici, tra cui un infortunio alla seconda caviglia e un attacco di gastroenterite, lo costrinsero a ulteriori stop. Nemmeno il ritorno in campo contro la Cremonese fu positivo: un trauma cervicale lo costrinse a uscire dopo pochi minuti, e la sua prestazione fu caratterizzata da diverse amnesie difensive.
Con l’avvicendamento in panchina da Davide Nicola a Paulo Sousa, Lovato trovò un po’ di serenità, adattandosi meglio alla difesa a tre. Tuttavia, nonostante un finale di stagione promettente con sette presenze consecutive, il difensore non riuscì mai a esprimere appieno il suo potenziale. La stagione 2023/2024 iniziò ancora una volta con problemi fisici, evidenziati da un infortunio al ginocchio durante la Coppa Italia contro la Ternana.
Sotto la guida di Pippo Inzaghi, Lovato trovò sempre meno spazio, giocando solo sei partite. Gli errori tecnici e la mancanza di serenità condizionarono le sue prestazioni. A gennaio, il prestito al Torino sembrò rappresentare un’opportunità di riscatto, ma nemmeno lì riuscì a lasciare il segno, e il club piemontese decise di non esercitare il diritto di riscatto.
Rientrato a Salerno, ha partecipato alla preparazione estiva, ma la sua avventura in granata si è conclusa senza lasciare ricordi positivi. Ora, Matteo Lovato si appresta a iniziare una nuova sfida al Sassuolo, con l’auspicio di riuscire finalmente a dimostrare il suo valore. La Salernitana, nel frattempo, saluta un giocatore che, purtroppo, non è mai riuscito a diventare una colonna portante della squadra.