Salernitana, il digiuno degli attaccanti preoccupa: Cerri e Raimondo a secco, ma le colpe non sono solo loro
I granata subiscono poco ma segnano altrettanto poco

La Salernitana fatica a trovare la via del gol, e il dato più preoccupante riguarda i suoi attaccanti: Alberto Cerri e Antonio Raimondo non segnano ormai da settimane, un'astinenza che pesa come un macigno sulla corsa alla salvezza. Entrambi arrivati nel mercato di gennaio per dare nuova linfa al reparto offensivo, si trovano ora a vivere un momento complicato, in cui la rete sembra diventata un miraggio.
Cerri, dopo un avvio promettente con tre gol nei primi 180 minuti in maglia granata (contro Sassuolo e Reggiana), ha smarrito lo smalto realizzativo. Da allora, otto partite senza esultare, con due rigori falliti che hanno ulteriormente inciso sul bilancio negativo: il primo errore è arrivato nella sfida interna con la Cremonese, il secondo nella trasferta di Cesena, un errore costato caro, visto che ha contribuito alla sconfitta della squadra.
Anche Raimondo non se la passa meglio: l’ex Bologna ha trovato il suo unico sigillo con la maglia della Salernitana sei turni fa, segnando il gol decisivo contro la Cremonese con un tap-in sotto porta. Poi, il vuoto. A complicare il suo momento c’è anche la concorrenza di Cerri, che gli ha tolto spazio e lo ha relegato spesso in panchina, come accaduto nell’ultima gara contro il Bari, in cui non ha messo piede in campo.
Breda sotto accusa: il gioco penalizza gli attaccanti?
Se è vero che il rendimento degli attaccanti non è stato all’altezza delle aspettative, è altrettanto vero che il gioco della Salernitana non sembra aiutarli. La squadra di Roberto Breda, infatti, fatica a creare occasioni limpide, e il tecnico è finito nel mirino delle critiche per un atteggiamento spesso troppo prudente. Il suo sistema di gioco, basato su un’impostazione attendista e poco propensa all’offensiva, non favorisce gli uomini d’area di rigore, costretti a lavorare con palloni sporchi e poche chance nitide.
È chiaro che i due rigori falliti da Cerri non possano essere attribuiti all’allenatore, ma altrettanto evidente è il fatto che, senza una maggiore incisività offensiva, la salvezza resterà un obiettivo complicato. La Salernitana ha un bisogno disperato dei gol dei suoi attaccanti, ma per metterli nelle condizioni di segnare servono idee nuove e un atteggiamento più coraggioso. Il tempo stringe e la squadra non può permettersi di continuare a viaggiare con il freno a mano tirato.