La Salernitana subisce una pesante sconfitta a Reggio Emilia contro il Sassuolo, che con un netto 4-0 conferma la propria forza e si porta in testa alla classifica di Serie B. Per i granata, invece, arriva la quarta sconfitta nelle ultime sei gare, una battuta d’arresto che li spinge al terzultimo posto, posizione che, se mantenuta fino a fine stagione, significherebbe retrocessione in Lega Pro.

Colantuono: "Risultato severo, ma la squadra può salvarsi"
Al termine della partita, Stefano Colantuono ha analizzato con lucidità la pesante sconfitta, difendendo l’impegno della squadra ma evidenziando la superiorità dell’avversario:
“Il risultato è severo e non rispecchia quanto visto in campo. Nel primo tempo abbiamo sofferto, ma siamo riusciti a rimanere in partita, evitando di subire gol. Anzi, siamo stati noi ad avere la prima occasione, e se avessimo segnato, forse la gara avrebbe preso un’altra piega. Nei primi venti minuti della ripresa stavamo facendo bene, poi i due gol subiti ci hanno tagliato le gambe. Il Sassuolo è una squadra fuori categoria, con giocatori come Berardi e Laurienté che possono fare la differenza in qualsiasi momento.”

Nonostante il pesante passivo, Colantuono ha cercato di guardare avanti con ottimismo:
“Dobbiamo reagire subito. Sappiamo che la classifica non ci sorride, ma il campionato di Serie B è lungo e complicato, e ci sono ancora molte partite per risollevarci. Questo gruppo ha le qualità per salvarsi.”

Un cambio di modulo senza successo
Durante il match, il tecnico ha provato a modificare l’assetto tattico, passando dal 3-5-2 iniziale al 4-3-3 nella ripresa, un cambio che ha prodotto qualche miglioramento ma non è stato sufficiente per raddrizzare la partita:
“Non sono un integralista dei moduli – ha spiegato Colantuono –. La scelta del 3-5-2 era legata alle caratteristiche dei nostri difensori centrali e degli esterni, che considero più adatti a questo tipo di gioco. Tuttavia, nel secondo tempo, passando al 4-3-3, siamo riusciti a creare qualcosa di più in avanti. È chiaro che serve tempo per assimilare i nuovi meccanismi, ma l’idea è quella di trovare un equilibrio tra i due sistemi di gioco.”

Sulle scelte individuali, Colantuono ha motivato l’utilizzo di Wlodarczyk come riferimento offensivo:
“Ho scelto lui perché volevo un attaccante capace di attaccare la profondità, mentre Simy è più adatto agli ultimi venti metri e al gioco di sponda. Non ci sono gerarchie fisse, le decisioni vengono prese in base alla partita e all’avversario.”

La classifica preoccupa
Con il pesante ko di Reggio Emilia, la Salernitana scivola al terzultimo posto in classifica, una posizione che, se non migliorata, significherebbe retrocessione diretta in Lega Pro. Per i granata la situazione si fa sempre più critica, e la prossima sfida contro la Carrarese diventa fondamentale per cercare di invertire la rotta.

Colantuono lo sa bene: “Dobbiamo vincere la prossima partita. La scossa deve arrivare subito, perché questa squadra ha le qualità per salvarsi, ma è necessario correggere gli errori e ritrovare fiducia nei nostri mezzi.”

La Salernitana è ora chiamata a dimostrare sul campo di poter uscire da questo momento difficile. Il tempo stringe, e ogni partita sarà decisiva per evitare un finale di stagione drammatico.