Ed alla fine giunse lui, Angelo Gregucci, a guidare la Salernitana per la terza volta in carriera. Una bella sfida a livello professionale, non c'è che dire, in una piazza calda, innamorata,  ma al momento delusa per gli ultimi risultati ottenuti dalla squadra, ma che sarebbe pronta ad accendersi in un amen,  perché i veri innamorati posso litigare, e tanto, ma mai stare separati. Ecco, la sfida più difficile ed allo stesso tempo più eccitante sarà proprio questa, riportare entusiasmo tra la gente  e convincerli  che l'obiettivo  playoff è ancora ampiamente alla portata della Salernitana. Chiaramente, con il cambio tecnico non ci saranno più alibi per i calciatori, chiamati a ripagare sul campo gli importanti sacrifici economici sostenuti dalla società in estate. Ed il riferimento è soprattutto rivolto ai cosiddetti top player, quelli che, ad oggi, non hanno ancora dimostrato a Salerno quanto, invece, fatto vedere in altre piazze. Perché un allenatore può insegnare ma in campo scendono sempre i calciatori. Ed allora, al di là, dei moduli o dall'atteggiamento tattico,  è dal giusto connubio tra gli stessi ed il mister che si costruiscono le basi per il successo. Il Foggia è avvisato, la Salernitana è pronta a ripartire.  In bocca al lupo mister! Atmando Iannece