Intervenuto nel corso della trasmissione "Assist oltre il 90^",   Luigi Sorrentino spiega il momento attraversato dal proprio assistito Lamin Jallow, sottoposto dallo staff sanitario ad un lavoro programmato di potenziamento fisico: “E’ vero, dalla ripresa degli allenamenti, sta effettuando un lavoro particolare per ritrovare la forma migliore. D’Altronde è un giocatore che fa della potenza muscolare le sue armi peculiari.” Sulle difficoltà ad inserirsi nel gioco di squadra, Sorrentino ha un suo pensiero: “Lamin ha sempre giocato da solo in attacco, realizzando nove reti nel girone d’andata e solo due nel girone di ritorno l’anno scorso. Speriamo che possa invertire il trend, in modo da regalare i goal importanti alla squadra. Se il giocatore ha difficoltà a dialogare ed a trovare l’amalgama, spetta all’allenatore risolvere il problema. Sta lì per questo“.  Sorrentino, di poi, sulla necessità della Salernitana di acquistare un’altra punta risolutiva delle partite, non le manda a dire: “Jallow è stato preso per far goal. Poi, si sa, se non ci riesce, morto un papa se ne fa un altro