Come non detto. Dopo l'acuto di Palermo, coi rosanero peraltro sconfitti anche in questo turno di campionato, la Salernitana è incappata in un'altra brutta prestazione casalinga. Fanno 3 sconfitte nelle ultime 4 all'Arechi, tutte a seguito di partite sconfortanti, al confine del surreale. Proprio per questo designare dei top sarebbe un esercizio del tutto inutile; è stato anche più difficile scegliere i momenti e i calciatori da annoverare tra i flop, dato che sarebbero stati degni di menzione decine di istantanee della gara di ieri e praticamente tutti i calciatori granata.
TOP
Nessuno - qualcuno, Jallow e André Anderson su tutti, prova a scuotere i propri compagni da un torpore cui siamo stati costretti ad assistere già col Brescia e in gran parte della gara col Pescara, ma nessuno riesce a strappare la sufficienza. Demerito del Lecce aver tenuto in partita una Salernitana non pervenuta per quasi tutta la gara.
FLOP 
La gestione di Akpa Akpro - sembra di essere tornati al primo anno di Serie B, durante il quale - prima dell'esplosione di Odjer - a centrocampo erano disponibili gli anziani Pestrin e Moro, il flop Sciaudone e Bovo. Con la squalifica di Di Tacchio, le partenze e gli infortuni, Gregucci si è trovato costretto a fare la conta: a sua disposizione Minala, reduce da 6 mesi di inattività, Castiglia, Mazzarani - uscito dai radar e che non ha mai fatto il mediano in carriera - il redivivo Di Gennaro e Akpa Akpro. L'ivoriano aveva già subito un infortunio che aveva fatto temere il peggio e che, coi soliti gialli di casa granata, poi si sarebbe rivelato di minima entità. Così non pare, dato che è durato mezz'ora. La speranza è di non averlo perso per troppo tempo. Intanto a centrocampo l'emergenza continua. Il mercato sarebbe ancora aperto...
Micai - quando sbaglia, la croce va sempre sul portiere. È il perenne destino dei numeri uno, ma è inconfutabile che Micai abbia grosse responsabilità sul gol di Mancosu, che ha di fatto indirizzato una gara in cui la Salernitana ha fatto pochissimo per rimettersi in partita.
Castiglia - scegliere i peggiori non è mai stato così difficile. Castiglia, però, conferma un trend di prestazioni sconfortante e mai invertito. Non fa mancare l'impegno, ma sono tanti gli errori in un contesto già di per sé pessimo. Esce, al solito, tra i fischi.