Intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione televisiva Assist, eccezionalmente in onda mercoledì sera sul canale 819 (SEITV), il direttore sportivo della Salernitana Angelo Fabiani si sofferma sulla decisione del Governo di far disputare per il prossimo mese le manifestazioni sportive, ivi comprese le partite di calcio, a porte chiuse:”stiamo parlando di un’emergenza non soltanto nazionale bensì mondiale. Pertanto, certe considerazioni passano inevitabilmente in secondo piano. Volendo, tuttavia, andare nello specifico occorre anche dire che giocheremo a porte chiuse al Curi, ma la stessa situazione si verificherà la settimana successiva all’Arechi contro il Pisa. Ovviamente, qualcosa andava fatto. Lato nostro, come società Salernitana, già lo scorso week end abbiamo deciso autonomamente  di far disputare tutte le partite casalinghe delle giovanili a porte chiuse. La salute viene prima di tutto e tutti. Interpretando il provvedimento del Governo si  cerca di evitare grossi assembramenti di persone al fine di impedire possibili focolai e conseguentemente numeri importanti di contagiati. Bisogna contenere questa emergenza sanitaria con i numeri che ci sono adesso. Al riguardo, ho sentito alcune sciocchezze riguardanti il fatto che i calciatori in campo verrebbero comunque in contatto. Rispondo dicendo che se un calciatore ha la febbre, ad esempio, non gioca. Se poi quest’ultimo è un portatore sano nessuno può saperlo a priori.” L’argomento si sposta sul dato sportivo:”vittoria fondamentale perché più punti fai e più ti allontani dalla bassa classifica. Match sofferto e difficile, contrariamente da quanto detto da Dionisi e dall’amico Vacca lamentandosi del calcio di rigore. A quest’ultimo gli consiglierei di pensare a fare gol perché la Salernitana ha lasciato 4/5 occasioni da rete oltre a concedere un calcio di rigore sull’1-0 non sfruttato. Ne consegue, quindi, che parlare dell’arbitro è abbastanza riduttivo. Ad ogni modo è stato importante ad aver portato i tre punti a casa. “ Prosegue:”non sono stato tenero in passato nè dato alibi ai nostri calciatori però, osservando la partita, non capisco come l’arbitro possa aver condizionato la gara. Vogliamo discutere sul rigore concesso alla Salernitana? Ok, ma si può anche discutere di quello dato al Venezia. Sta di fatto che da un lato si è segnato  e dall’altro no. Ciò posto, possiamo dire che nei primi quindici minuti abbiamo concesso molte palle gol ma gli avversari non sono riusciti ad andare a segno. Credo che il risultato sia dalla parte di chi ha sbagliato meno. È stata la vittoria dello zoccolo duro della Salernitana, dei tifosi. Cerci? Sapevamo che aveva bisogno di tempo, è entrato in campo e non ha fatto altro che il suo mestiere, così come Billong. Ma da loro ci aspettiamo qualcosa di ancora più importante rispetto ad una partita normale come è stata quella contro il Venezia. Con tutto il rispetto ma non abbiamo affrontato il Real Madrid bensì un avversario alla portata della Salernitana, e tra l’altro abbiamo anche fatto fatica a voler essere onesti. E la differenza a mio avviso, oltre i calciatori, l’ha fatto lo zoccolo duro della tifoseria che viene sempre ad incitare questi ragazzi.  E aggiungo, mi è piaciuto sia l’atteggiamento della tribuna che della curva che in un momento di difficoltà di Cicerelli anziché inveirgli contro lo hanno applaudito ed incoraggiato. Tanto che poi il ragazzo si è ripreso. Non abbiamo raggiunto ancora alcun tipo di traguardo nè quello che vuole Ventura. È chiaro, tuttavia, che il tempo a disposizione del mister è limitato al periodo di permanenza qui a Salerno, e pertanto, non si può costruire in cinque/sei mesi un qualcosa a tua immagine e somiglianza. Ma ci sono dei segnali importanti  ed incoraggianti. Ecco, parlando di Cerci, Billong e lo stesso Migliorini mi riferisco proprio a questo, ovverosia ad una crescita continua, settimana dopo settimana. Relativamente al match contro il Venezia, mi prendo i tre punti e dico che c’è ancora da lavorare. Ma questo lo sanno i calciatori come il mister, che è molto esigente , come è giusto che sia.”